Lavoratrici autonome e libere professioniste

Lavoratrici autonome e libere professioniste

Sei incinta e lavoratrice autonoma - quali sostegni puoi ricevere?

Le norme vigenti sulla tutela della maternità ed i sostegni statali sono un pò diversi rispetto alla lavoratrice dipendente. Qui troverai le informazioni necessarie per la tua situazione di lavoratrice autonoma nella maternità e durante il congedo parentale.

Tutela della Maternità

Esistono diverse norme a seconda del tipo di lavoro non dipendente. Abbiamo elencato qui sotto le diverse opzioni e regole a seconda del tipo di attività.
🙋🏻‍♀️ Se non hai l’obbligo ad astenerti dal lavoro sarebbe bene se tu ascoltassi le sensazioni del tuo corpo e optassi con buon senso di prenderti un certo periodo di riposo prima e dopo il parto. È un tempo unico che non si ripeterà più con questo figlio, quindi è bene ponderare le varie opzioni.

Lavoratrici autonome

Mentre le lavoratrici dipendenti hanno l’obbligo di astenersi dal lavoro durante i periodi di congedo obbligatorio di maternità, le lavoratrici autonome (artigiane , commercianti, colone, mezzadre, imprenditrici agricole a titolo principale e pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne) iscritte alla gestione INPS di riferimento, non hanno l’obbligo di astensione dell’attività lavorativa durante il congedo di maternità, quindi possono anche continuare a lavorare e ottenere l’indennità di maternità.

🙋🏻‍♀️ Se non hai l’obbligo ad astenerti dal lavoro sarebbe bene se tu ascoltassi le sensazioni del tuo corpo e optassi con buon senso di prenderti un certo periodo di riposo prima e dopo il parto. È un tempo unico che non si ripeterà.

Durata della maternità

L’indennità è riconosciuta per due mesi prima e tre mesi dopo il parto. Nel caso di gravi complicanze della gravidanza sarà possibile ricevere l’indennità di maternità anche nel periodo antecedente ai due mesi prima del parto. Nel caso di parto gemellare non si raddoppia il tempo il tempo di maternità.

A quanto ammonta l’indennità di maternità

L’Indennità di maternità ammonta al 80% della retribuzione giornaliera. Siccome non è semplice calcolare la retribuzione giornaliera, la legge stabilisce ogni anno una retribuzione convenzionale per ogni tipo di attività. La domanda deve venir trasmessa a parto avvenuto, per via telematica rivolgendosi ad un patronato o attraverso il servizio telefonico. Secondo la tabella dell’INPS, la durata del provvedimento sarà di 55 giorni dalla data di ricezione della domanda completa.

Lavoratrici iscritte alla Gestione Separata INPS

A queste lavoratrici spetta il congedo dei maternità solo se nei 12 mesi prima dell’inizio del congedo si sia stata pagata almeno una mensilità di contribuzione con aliquota aggiuntiva prevista dalla norma. Anche in questo caso l’indennità viene erogata a prescindere dall’effettiva astensione dal lavoro.

Durata della maternità

I mesi possibili per aver un congedo di maternità sono di un periodo complessivo di 5 mesi, di solito 2 prima e 3 mesi dopo il parto, anche per astensione anticipata per gravidanza a rischio, ma tali periodi sono flessibili come per le lavoratrici dipendenti.

A quanto ammonta l’indennità di maternità

L’indennità di maternità ammonta „all'80% di 1/365 del reddito derivante da attività di collaborazione coordinata e continuativa o libero professionale, utile ai fini contributivi, vale a dire nei limiti del massimale annualmente previsto“. (vedi la scheda di prestazione dell’INPS)

Congedo parentale

Il congedo parentale, come astensione facoltativa dal lavoro, spetta alle lavoratrici autonome e a quelle iscritte alla Gestione Separata INPS solo se:

  • Sia stato effettuato il versamento del contributi del mese precedente a quello nel quale inizia il congedo
  • Ci sia una effettiva astensione dall’attività lavorativa

Per i genitori iscritti alla gestione separata

La durata ammonterà a 3 mesi per ciascun genitore entro il dodicesimo anno di età del figlio per ogni figlio, quindi in caso di parto gemellare sarà il doppio del tempo ed inoltre si potrà accedere ad ulteriori 3 mesi in alternativa tra loro per un periodo massimo complessivo di 9 mesi.

L’indennità è pari al 30% della retribuzione convenzionale giornaliera stabilita dalla legge a seconda della categoria di lavoro per le lavoratrici autonome , mentre le lavoratrici con Gestione Separata INPS ammonterà al 30% del reddito percepito. La domanda va fatta prima dell’inizio del periodo di congedo, in modo da non perdere l’indennità, dato che verrà retribuita, nel caso la domanda venga fatta dopo, dalla data di presentazione della domanda.

Per i genitori lavoratori autonomi

Dalla nuova formulazione del Decreto Legislativo entrambi i genitori hanno diritto a 3 mesi di congedo parentale da fruire entro il primo anno di vita.

ℹ️Novità: grazie alla legge di Bilancio 2022 ( Legge n.235 del 30 dicembre 2021 Art. 239), si potrà accedere all’indennità di maternità di 3 mesi extra

  • se i periodi di maternità sono totalmente o parzialmente nell’anno 2022
  • se il reddito annuale sarà inferiore a 8.145 €
  • se sono stati pagati regolarmente i contributi

Libere professioniste con cassa di previdenza

Le libere professioniste come per esempio un’avvocato, commercialista, ingegnere ecc.,che sono iscritte ad una cassa di previdenza hanno anche diritto all’indennità di maternità.

Durata

Il periodo previsto è, anche per queste lavoratrici, di un totale di 5 mesi, come sempre 2 mesi prima e 3 dopo il parto.

A quanto ammonta l’indennità di maternità

L’indennità ammonta all’80% del reddito dichiarato precedente l’evento e commisurata su 5 mesi.


ℹ️Novità: grazie alla legge di Bilancio 2022 ( Legge n.235 del 30 dicembre 2021 Art. 239) si hanno 3 mesi extra come per le lavoratrci autonome e iscritte alla Gestione Separata (vedi sopra).

Casi particolari

Esiste anche la possibilità di una indennità di paternità che viene riconosciuta solo se si verificano le seguenti circostanze:

  • Morte o grave malattia della madre
  • Abbandono o mancato riconoscimento del neonato da parte della madre
  • Affidamento esclusivo del figlio al padre

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