Informazioni e aiuti: Riconoscimento di paternità

Riconoscimento di paternità

126922412 | Marie C Fields | shutterstok.com

Chi viene reputato il padre del bambino e come si può riconoscere un figlio?

Fai l'autotest: 🙎🏻‍♂️ Riconoscimento di paternità: Cosa fare se ci sono problemi con il padre del bambino?

  • In Italia il padre del bambino è colui che lo ha generato.
  • Per i figli nati nel Matrimonio si parte sempre dal presupposto che il marito sia il padre legittimo del bambino.
  • Il riconoscimento di paternità porta con sé l’obbligo di mantenere, istruire educare ed assistere moralmente i figli. Tutte le norme vigenti vogliono favorire per prima cosa il bene del bambino.

Ulteriori informazioni sul riconoscimento di paternità. quando è necessario farlo o cosa succede, se il padre non vuole fare il riconoscimento le trovi qui nell'articolo.

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Quando devo far riconoscere la paternità?

La legge distingue i figli nati nel matrimonio ed i figli fuori del matrimonio. All’anagrafe si può quindi dichiarare i figli
- nati nel matrimonio anche con solo un documento d’identità del padre
- nati fuori del matrimonio solo se il padre è presente personalmente con documento d’identità

Chi è il padre del bambino?

Una volta la legge distingueva due definizioni di paternità: legittimo e illegittimo. Oggi invece essa distingue solo tra i figli nati nel matrimonio ed i figli fuori del matrimonio.
Questo perché entrambi hanno gli stessi diritti, ma mentre i figli concepiti e nati nel matrimonio sono automaticamente figli del marito - secondo l’art.231 del DLGS 154 - per i figli nati fuori del matrimonio è in vigore un altra modalità di riconoscimento.

ℹ️ Nell’atto di nascita all'anagrafe vengono dichiarati i genitori del bambino

  • nati nel matrimonio anche con solo un documento d’identità del padre/madre
  • nati fuori del matrimonio solo se il padre è presente personalmente con documento d’identità oppure „con una apposita dichiarazione posteriore alla nascita o al concepimento davanti ad un ufficiale dello stato civile o in un atto pubblico o in un testamento“ e la madre deve essere consenziente. Questo procedimento si chiama riconoscimento del nascituro. (’art. 254 del Codice Civile)

Quali effetti ha il riconoscimento di paternità?

Con il riconoscimento di paternità subentrano per il padre degli obblighi nei confronti del figlio ma anche dei diritti del figlio stesso:

  • Obbligo dalla nascita di mantenere, istruire, educare e assistere moralmente i figli
  • Diritto di eredità
  • Diritto di cura
  • Diritto di mantenere rapporti significativi con i parenti, compreso il padre naturale.

Obbligo di mantenimento

Nel diritto di famiglia, si intende come mantenimento non solo i bisogni fondamentali (come li vitto, vestiario..) ma anche quelli che favoriscono lo sviluppo psico-fisco e relazionale del figlio/a. La quota del mantenimento deve essere in proporzione alla capacità di lavoro professionale del padre. Nel caso egli non abbia mezzi sufficienti, la legge prevede che gli altri ascendenti (genitori, nonni, bisnonni..) forniscano i mezzi necessari per adempiere i doveri del padre.(Art. 316-bis Codice Civile)

Anche un figlio maggiorenne riconosciuto ha poi l’obbligo di alimenti nel caso in cui il genitore si trovi in condizioni di salute tali da non poter lavorare.


Diritto di eredità

Con il riconoscimento di paternità il figlio naturale riconosciuto ha per legge lo stesso diritto di un figlio nato nel matrimonio e quindi viene ritenuto erede a tutti gli effetti.


Diritto di mantenere rapporti significativi

Il figlio, riconosciuto dal padre, ha il diritto non solo a mantenere il rapporto con il padre naturale ma anche entrambi i genitori devono favorire i rapporti con entrambi i rami familiari (nonni, zii..).

Il riconoscimento di paternità comporta anche la responsabilità genitoriale che verrà divisa tra i genitori in ugual modo a meno che non esistano gravi motivi per limitarla.

🎒 Ulteriori informazioni:

Il riconoscimento di paternità da parte del figlio è possibile perfino dopo la morte del padre, la legge tutela per prima cosa l’interesse e il bene del figlio. Ogni bambino ha diritto a conoscere le sue radici e a curare i rapporti con entrambi i genitori.

Come avviene un riconoscimento di paternità

Il riconoscimento di paternità può avvenire prima o dopo la nascita. Il genitore o i genitori per poter effettuare il riconoscimento di paternità è necessario abbiano compiuto almeno 16 anni salva diversa autorizzazione del giudice. È inoltre un atto libero, personale e irrevocabile.

Nel caso in cui il riconoscimento avvenga posteriormente alla nascita, sarà in forma di una dichiarazione di entrambi i genitori davanti ad un ufficiale dello stato civile o in un atto pubblico (notaio o pubblico ufficiale) o in un testamento.
Nel caso avvenga dopo la nascita è possibile fare il riconoscimento all’atto di nascita in presenza di entrambi i genitori.
Se fatto più tardi, riconoscimento tradivo di paternità, e quindi solamente la madre abbia riconosciuto il figlio all’atto di nascita, il padre necessiterà del suo consenso.

ℹ️ Il riconoscimento di paternità da parte del figlio è possibile perfino dopo la morte del padre perché la legge tutela l’interesse del figlio.

Cosa fare se lui non vuole riconoscere il bambino?

Quando il padre biologico non vuole riconoscere il bambino, si può fare causa in tribunale con un „azione di riconoscimento di paternità“. L’azione di riconoscimento di paternità può essere proposta dal figlio. Nel caso in cui questi sia minorenne essa verrà proposta dal genitore che esercita la responsabilità genitoriale, quindi la madre o il tutore in caso di sua impossibilità.

    • La sola dichiarazione della madre di aver avuto uno o più rapporti sessuali o di aver convissuto con il presunto padre non basta a provare la paternità. La prova di solito è un esame del sangue con prova del DNA tramite assunzione di una consulenza tecnica d’ufficio.

      Tuttavia la legge non può imporre il prelievo del sangue. Nonostante ciò nel caso in cui il padre si rifiuti di fare l’esame, il giudice interpreterà il rifiuto come riconoscimento di paternità. Questo significa, per il presunto padre, che il non collaborare con il tribunale è controproducente.
      Per poter avviare un’azione di riconoscimento di paternità è necessaria l’assistenza di un avvocato. In oltre esiste la possibilità di richiedere per il procedimento il patrocinio a spese dello stato (PSS).

    È possibile che tu ti trovi nella situazione in cui il padre del bambino abbia reagito negativamente alla gravidanza e non voglia assumersi la sua parte di responsabilità. Al momento, quindi, potresti essere incerta se tenere il bambino o come gestire tutta la situazione.

    È possibile fare il riconoscimento di paternità senza il consenso della madre?

    Il codice civile art. 250 prevede che non sia possibile riconoscere un figlio minore di 14 anni senza il consenso personale della madre che ha effettuato prima il riconoscimento.

    Nel caso in cui il padre biologico voglia riconoscere il figlio anche se l’altro genitore, cioè la madre, abbia rifiutato di dare il consenso, potrà rivolgersi al Tribunale dei Minori dove il giudice poi deciderà con una sentenza dopo aver valutato le circostanze.

    Se il giudice riconosce la paternità al padre biologico allora possederà tutti i diritti e doveri di un padre legale.

    Sposata ed incinta di una relazione extraconiugale

    nel caso tu sia sposata al momento della nascita tuo marito sarà considerato in senso giuridico il padre del bambino. Questo vale anche se tuo figlio fosse di un altro uomo, a meno che il padre naturale si presenti, munito di documento d’Identità, con te all’Anagrafe per fare l'atto di nascita.

    ℹ️ La legge n. 219 del 2012 ed il D.lgs.154/2013 permettono anche il riconoscimento dalla madre e dal padre anche nel caso in cui al momento del concepimento fossero uniti in matrimonio con un’altra persona e questo non fosse il genitore naturale. Essi possono svolgere il riconoscimento sia separatamente che congiuntamente.

      • Sì, nel caso in cui il marito abbia dei dubbi fondati e voglia far accertare e dichiarare dal giudice che il figlio concepito durante il matrimonio non sia suo figlio naturale. In pratica l’azione di disconoscimento di paternità è consentita quando subentrano una o più circostanze qui elencate:

        • Nessuna coabitazione dei coniugi durante il periodo del presunto concepimento
        • Impotenza del marito sia di incapacità fisica che di sterilità durante il periodo di presunto concepimento
        • Adulterio della moglie o non conoscenza della gravidanza e della nascita

        Il Marito ha tempo un anno dal giorno in cui è venuto a conoscenza di non essere il padre naturale ad un massimo di cinque anni dalla nascita per esercitare questa azione di disconoscimento. Questo limite di tempo serve per proteggere e tutelare il bambino in modo che non si sia creato un rapporto troppo stretto e questo nuoccia al bambino stesso. (Vedi art. 244 del Codice Civile)

      • Forse è lo stesso padre biologico o naturale che vuole essere riconosciuto come padre legittimo. Cosa succede in questi casi?

        Quando il padre naturale ha seri dubbi sulla veridicità della paternità potrà impugnare il riconoscimento per difetto di veridicità (vedi art.263 del Codice Civile) entro un anno dall’annotazione della paternità sull’atto di nascita fino ad un massimo di 5 anni.
        Questa azione presuppone che esistano prove sufficienti per dubitare sulla veridicità della paternità.

      È possibile che tu sappia ancora come comportarti in questa situazione. Hai appena scoperto di essere incinta e non hai ancora parlato con qualcuno a riguardo. Supporti & suggerimenti li trovi proprio qui:

      Attribuzione del cognome

      Esistono diverse possibilità su quale cognome può essere assunto dal figlio.

      Nel caso in cui il figlio venga riconosciuto contemporaneamente da entrambi i genitori alla sua nascita egli può assumere il cognome di entrambi, nell’ordine stabilito da loro, o il cognome di uno dei due genitori. Soltanto nel caso in cui la madre lo riconoscesse per prima prenderà il cognome della madre.

      Nel caso in cui il padre riconoscesse il figlio in un secondo momento, potrà assumere il cognome del padre, aggiungerlo o anteporlo a quello della madre e la decisione spetta a lui nel caso sia maggiorenne, mentre dai minori sarà il giudice stesso con ascolto del minore, nel caso sia capace di discernimento, a decidere quale cognome è nell’interesse del figlio.

      La motivazione di questa ampia opportunità di scelta sta nel fatto che il riconoscimento paterno tardivo può avvenire a qualche ora o giorno di distanza da quello materno ma anche a distanza di molti anni. La legge, perciò, si preoccupa di garantire la possibilità che il cognome materno possa mantenere una sua visibilità ove sia diventato un segno di identità del figlio.

      Incinta e la relazione è complicata

      In questo momento stai forse vivendo la relazione di coppia in modo conflittuale ed hai varie preoccupazioni che impegnano i tuoi pensieri. Può anche essere che questa relazione sia fresca e che quindi non si possa prevedere il suo proseguimento. Oppure sono numerosi gli uomini che potrebbero essere il padre.

      Qualunque sia la ragione per cui stai leggendo questo articolo, il tuo desiderio più grande potrebbe essere che le circostanze siano più chiare possibili per sapere con una certa certezza che il tuo bambino sia protetto e curato al meglio. Questo modo di pensare è responsabile e stai valutando le varie possibilità, anche se guardare al futuro, in questo momento, potrebbe essere molto difficile.

      In una tale situazione può farti bene dialogare con una persona di tua fiducia, non per forza deve far parte della tua famiglia. A volte sono proprio le persone al di fuori delle problematiche familiari che, prendendosi del tempo per ascoltarci attentamente senza pregiudizi familiari o senza averci messo in un cassetto, come può succedere con le persone che ci conoscono da molto anni, possono aiutarci a riordinare i nostri pensieri. Il cambio di prospettiva, ricevuto dall’esterno, può già essere d’aiuto per intravedere cosa desideri veramente.
      Prendersi del tempo e trovare un pò di tranquillità, magari dormendoci sopra, può aiutare a prendere sicurezza davanti ad una decisione difficile ed importante.

      Le nostre informazioni ed i nostri test sono stati creati per accompagnarti e sostenerti aprendo forse anche nuovi orizzonti e possibilità. Approfitta della nostra consulenza digitale, non sono solo gratuita e disponibile a tutte le ore, ma essa desidera farti scoprire le tue capacità e i tuoi talenti come donna oltre a fare chiarezza sulle tue preoccupazioni e pensieri.


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